Sacrum Triduum Paschale: i tre momenti di una unica Pasqua
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- Pubblicato Domenica, 01 Aprile 2012 18:46
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Forse ancora nella mente di qualcuno riecheggiano le parole dell’Annuncio del Giorno di Pasqua proclamate per antica Tradizione durante la celebrazione dell’Epifania del Signore: “Fratelli carissimi, la gloria del Signore si è manifestata e sempre si manifesterà in mezzo a noi fino al suo ritorno. Nei ritmi e nelle vicende del tempo ricordiamo e viviamo i misteri della salvezza. Centro di tutto l’Anno Liturgico è il Triduo de Signore crocifisso, sepolto e risorto che culminerà nella Domenica di Pasqua”. Esse permettono di comprendere con facilità come la Chiesa, Comunità del Risorto, celebri ogni anno i misteri dell’umana redenzione in modo speciale all’interno della Grande Settimana dalla Messa vespertina del Giovedì fino ai Vespri della Domenica di Risurrezione.
Ma per entrare nelle dinamiche storiche, teologiche e celebrative del Triduo Pasquale non possiamo per forza di cose non fare riferimento al mistero stesso della Pasqua di Cristo che prende forma e si chiarisce alla luce della Pasqua Ebraica, che letta nell’orizzonte di quella del Cristo diviene come una profezia: un semplice plastico rispetto all’edificio finito, come afferma Melitone di Sardi in una delle più antiche omelie pasquali del II secolo. È dunque necessario per una giusta comprensione volgere lo sguardo indietro per stabilire e comprendere per così dire quasi una simmetria che si realizza tra il mistero di Cristo, che vive dentro la tradizione giudaica, e l’attuale celebrazione della Chiesa.
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