- vede i giovani come autentici protagonisti della propria crescita, orientata alla "cittadinanza attiva" (autoeducazione e senso di responsabilità);
- è attento a riconoscere valori, aspirazioni, difficoltà e tensioni nel mondo dei giovani;
- deriva da una visione cristiana della vita;
- tiene conto della globalità della persona e quindi della necessaria armonia con se stessi, con il creato, con gli altri;
- offre alle ragazze e ai ragazzi la possibilità di vivere esperienze educative comuni, al di là di ogni ruolo imposto o artificiosamente costituito, aiutando a scoprire ed accogliere la propria identità di donne e uomini e a riconoscere in essa una chiamata alla piena realizzazione di sé e all'accoglienza dell'altro (coeducazione);
- vive la dimensione della fraternità internazionale, che supera le differenze di razza, nazionalità e religione, imparando ad essere cittadini del mondo e operatori di pace.
I soci adulti dell'Associazione, sono donne ed uomini che realizzano la loro presenza di servizio come Capi nei modi propri dello scautismo. Ogni adulto impegnato al servizio dei ragazzi, segue un particolare iter di formazione su due livelli, uno regionale e uno nazionale, che alla sua conclusione dà diritto ad un riconoscimento valido a livello internazionale. L'Associazione dalla sua fondazione ha fatto la scelta della diarchia, della compresenza cioè di un uomo e di una donna, oltre che nelle comunità educative, ad ogni livello di responsabilità associativa. L'Agesci è riconosciuta dalla CEI (Conferenza Episcopale Italiana) e fa parte delle APS (Associazioni di Promozione Sociale), del Forum Terzo Settore, della Tavola della Pace, di Libera ed è riconosciuta dal Dipartimento di Protezione Civile.
Progetto: Impariamo ad amare la nostra città ed il nostro territorio
- Dettagli
- Categoria principale: Associazioni Parrocchiali
- Pubblicato Giovedì, 09 Giugno 2011 16:12
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Il progetto mira a coinvolgere le nuove generazioni nelle attività di riscoperta e conoscenza dell’identità locale: fare conoscere, attraverso specifiche iniziative (strumenti divulgativi, giochi, concorsi ed eventi vari), origine, storia e percorsi di evoluzione della città e del territorio reggino e dei personaggi di rilievo; fare emergere i caratteri identitari della città, le sue risorse e potenzialità. L’obiettivo è che i giovani riconoscendo, attraverso un coinvolgimento diretto, l’identità e i valori dei luoghi in cui vivono possano diventare “custodi” della città e del territorio reggino e quindi “attori” della costruzione delle visioni future e partecipi, in maniera critica e costruttiva, alla vita cittadina e alle scelte per il suo sviluppo economico e sociale, in chiave sostenibile.
Nella prima fase il progetto prevede il coinvolgimento della comunità adulti perché si possano creare le basi di conoscenza comune e la condivisione necessarie per avviare, successivamente, le iniziative di coinvolgimento attivo delle nuove generazioni. A tal fine sono in programma una serie di incontri con esperti e studiosi di Reggio e del suo territorio finalizzati ad approfondire le diverse tematiche di interesse.
Incontro: Reggio Calabria, le città scomparse – 15 Giugno 2011
Il primo incontro, che si terrà il prossimo 15 giugno alle 19,00, presso il salone parrocchiale di S. Maria della Candeolora, sarà tenuto dalla prof.ssa Francesca Martorano, docente di “Storia dell’Architettura” e di “Storia della città e del territorio” dell’Università degli Studi “Mediterranea” di Reggio Calabria che tratterà la tematica inerente “le città scomparse” di Reggio. Un percorso a ritroso dalla città attuale fino alla città greca, finalizzato a far conoscere le diverse fasi storiche della nostra città, oggi non visibili perché cancellate, quasi interamente, dal sisma del 1908 e dalla successiva ricostruzione.