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- Pubblicato Martedì, 28 Febbraio 2012 22:28
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“Prestiamo attenzione gli uni agli altri,
per stimolarci a vicenda nella carità e nelle opere buone” (Eb 10,24)
Il versetto sopra richiamato tratto dalla Lettera agli Ebrei è al centro del messaggio che il Papa Benedetto XVI ha offerto ai fedeli per riflettere in questo tempo di Quaresima sul cuore della vita cristiana: la carità.
Lo stesso versetto è stato ripreso dal nostro Arcivescovo Vittorio Mondello nel messaggio indirizzato a tutti i fedeli dell’Arcidiocesi per esortarci ad una “Quaresima di Carità” che ci veda accanto alla Caritas diocesana per fare fronte alle necessità sempre maggiori dei fratelli più bisognosi.
Anche come comunità parrocchiale prendiamo spunto dal breve testo biblico per avviarci in questo periodo quaresimale con rinnovato impegno incontro ai più poveri.
Vogliamo infatti prestare maggiore attenzione a chi versa in condizioni di bisogno: sono sempre più numerose le persone che bussano alla nostra porta o che partecipano ai Pranzi della Fraternità.
Come segno tangibile di quest’attenzione il Consiglio Pastorale ha deciso di invitare tutti i parrocchiani a contribuire ad una raccolta di generi alimentari per aiutare le famiglie che questa parrocchia accompagna da anni avvalendosi dei prodotti che il Banco Alimentare mensilmente fornisce, ma che risultano sempre insufficienti a soddisfare i crescenti bisogni.
In queste domeniche di Quaresima nella Cappella di San Gaetano Catanoso sarà posta una cesta, dove chi vorrà contribuire alla raccolta potrà, in maniera discreta, collocare generi alimentari non deperibili, con preferenza per quelli in cui il Banco Alimentare è carente o non fornisce (latte, zucchero, pelati, legumi, prodotti in scatola ecc..).
Le offerte, concreta testimonianza di condivisione della nostra comunità, saranno portate all’altare durante l’offertorio nelle celebrazioni delle Sante Messe domenicali.
Inoltre, in questo tempo di Quaresima, si chiede alla comunità di voler accompagnare con la preghiera la nascente Caritas parrocchiale, affinché la stessa possa diventare lievito del messaggio evangelico, animando la carità attraverso l’ascolto, il discernimento, l’attenzione al territorio e la cura dei più deboli.