Sabato 24 ottobre 2009
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- Categoria principale: Azione Cattolica
- Pubblicato Giovedì, 29 Ottobre 2009 23:18
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Imparare a farsi amare da Dio. Un proposito impegnativo, forse anche altamente pretenzioso, ma come ogni scommessa merita di essere accolto. Il Gruppo Giovanissimi ha provato a vincere questa sfida, sabato 24 ottobre, in compagnia dei propri educatori e con il fondamentale sostegno del nostro vice-Parroco Don Tonino, nel corso di un atteso quanto intenso incontro di preghiera.
La storia di Zaccheo - contenuta nel brano di Luca - del piccolo uomo che, salito sul sicomoro intravede Gesù tra la folla, ha fatto da cornice all'incontro. Quanto può essere complicato, trovare nel nostro cuore il coraggio e l'umiltà per incrociare lo sguardo di
Dio ? Una domanda così diretta, non trova facile responso, e la risposta potrebbe essere ancor meno immediata se ci chiedessimo Quando ciò avviene! E' questa la provocazione da cui Don Tonino è voluto partire nel suo iniziale confronto con i ragazzi, per accompagnarli in una lettura approfondita della loro vita, al fine di comprendere quali sono i momenti nei quali avviene l'incontro. Non è necessario, ovvio, rischiare la vita per testare l'esistenza di Dio, ma è sufficiente vivere un brevissimo scorcio di tempo, un attimo, in cui un avvenimento, un fatto, espone al rischio un bene della vita ritenuto prezioso, perché si possa fare esperienza di salvezza. Scampato il pericolo, è possibile sperimentare quella piacevole sensazione che fa capire di aver ottenuto un dono eccezionalmente gratuito, che non è stato guadagnato: è un evento inaspettato, imprevisto,anche se certamente sperato. Il sospiro di sollievo che viene avvertito è il frutto di un regalo che fa sentire amati: l'incontro con Dio è avvenuto, perché abbiamo fatto esperienza d'Amore! Ci si sente "salvati", cioè tratti in salvo da una situazione rischiosa, in maniera del tutto inconsapevole, solo apparentemente fortuita. Sono queste le conclusioni tratte da Don Tonino e dai ragazzi, e numerosi, poi, sono stati gli episodi narrati nelle cui storie ognuno ha avuto la possibilità di immedesimarsi.
Nel pomeriggio del gruppo, dopo la fase esperienziale appena descritta in cui molti ragazzi si sono aperti al racconto ed alla testimonianza, non poteva mancare un momento prettamente "spirituale" che è avvenuto proprio in Chiesa, nel luogo in cui ogni giorno Gesù si manifesta. Ciascuno ha avuto la possibilità di fare un po' di silenzio dentro il proprio cuore, per contemplare la presenza di Dio e ricevere il suo amorevole abbraccio. C'è stata anche l'occasione per esprimere un particolare desiderio, un interrogativo, una preghiera da rivolgere proprio al Signore. I ragazzi hanno potuto mettere per iscritto i propri pensieri, per poi affiggerli ad un albero - preparato dagli educatori - che, evidentemente, ha simboleggiato tutti i mezzi, gli strumenti che consentono di metterci in contatto con Dio. Proprio com' è accaduto per Zaccheo, il quale si è servito del sicomoro, per incontrare Gesù.
Al termine del pomeriggio, dunque, il gruppo ha potuto coscientemente apprendere che ognuno di noi, proprio in quanto figlio di Dio, è destinatario di un Amore incondizionato. Nuove sfide, quindi, attendono i Giovanissimi: dopo aver contemplato l' Amore divino e compreso la sua assoluta gratuità, è arrivato il tempo di convertire questa benevolenza in azione concreta, per dimostrare un po' di gioiosa Gratitudine ed aprirsi al servizio ! Arrivederci al prossimo appuntamento !
Domenico