Testamento spirituale di Don Pasquale Catanoso
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- Categoria principale: Parrocchia
- Pubblicato Sabato, 21 Marzo 2009 16:00
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TESTAMENTO SPIRITUALE
DI DON PASQUALE CATANOSO
PARROCO DI S.MARIA DELLA PURIFICAZIONE
( CANDELORA)
Miei cari Parrocchiani
A fine di togliere altri dall’ impiccio di tessere il così detto “Elogio funebre” ho pensato di tessermelo io personalmente, sarà di sicuro più semplice e veritiero.Ritengo,come per fede,che ciascuno di noi ha dei doveri da compiere durante la sua vita, se li compie fa nulla di straordinario, trattandosi di dovere; se non li ha compiuti nessuna lode,onorificenza,elogio può sanare la deficienza.
Per questo motivo ho sempre augurato buon lavoro a chi è stato proposto ad alto incarico, chiamato magari onorifico dall’uso comune.Neppure feste onomastiche volli mai, e per questo pregai anche voi ad abolire anche gli auguri in quella circostanza. Mi avete accontentato e vi ringrazio. Vi accenno la mia vita .Nato a Chorio di S.Lorenzo, giovinetto ancora lasciai la campagna dove nacqui, per trasferirmi a Reggio,Venni ordinato Sacerdote a Roma,da alunno del Collegio Leonino dove studiavo Diritto canonico.Non conseguii la laurea perché destinato giovanissimo a Diminuiti, sostituto del Parroco Licari, assente per opera di Ministero.Sono stato soldato di sanità dal 1917 sino al congedo.Appena congedato andai Parroco a Bagaladi.Di lì passai a S.Lorenzo. Vi stetti poco.Dalla fine del 1929 sono stato qui in mezzo a Voi.Sola parentesi il Cappellanato militare in Africa Orientale dal 1936 al 1939.
In marzo 1940 presi la titolarità di questa Parrocchia.La costruzione della Chiesa, distrutta ancora una volta dall’incendio del 14-2-1946, mi procurò gioie e preoccupazioni tante. Vi ringrazio del vostro aiuto. Con la costruzione materiale della Chiesa, si accompagnò la costruzione morale ? A Voi la risposta.
Son convinto di essere stato un fortunato mietitore delle fatiche dei miei predecessori :Parr.Scambia a Bagaladi,Mons.Zuccalà a S.Lorenzo,Gaetano Catanoso alla Purificazione.Il vostro perdono per il non fatto o mal fatto da me, si concreti in suffragi.Se ho dispiaciuto qualcuno ,non lo feci certo per cattiveria, mi sarò potuto anche sbagliare,ma cero intesi compiere un dovere.
Unico ricordo che desidero:nella preghiera
Reggio Calabria 8 Giugno 1959
(Sac.Pasquale Catanoso)