Come si fa uno zaino?
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Categoria principale: Associazioni Parrocchiali
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Pubblicato Lunedì, 05 Maggio 2008 01:00
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Ecco un elenco del materiale solitamente necessario per una uscita con pernottamento. Abbiamo elencato anche quelle cose che solitamente vengono lasciate a casa perché ritenute "inutili" o "tanto le porterà qualcun altro" ma che risultano spesso importanti se non fondamentali.
Per evitare possibili confusioni sarebbe decisamente consigliato contrassegnare l'equipaggiamento personale con una sigla di riconoscimento.
Alla partenza:
Uniforme perfetta:
- ? Camicia
- ? cintura
- ? fazzolettone
- ? calze blu
- ? maglione blu
- ? pantaloni corti o gonna
- scarponcini impermeabili (non usare scarponi nuovi: metterli prima più volte , in modo che facciano amicizia con i piedi poco a poco)
- ?a portata di mano giacca a vento e coprizaino o poncho
Nello zaino:
Sacco pulizia: spazzolino, dentifricio, pettine, asciugamano, carta igienica sapone, (sarebbe inoltre utile portare con sé del sapone di Marsiglia per bucato,questo infatti ci permette di lavare sia gli indumenti sporchi,e, all’occorrenza, noi stessi.
Sacco notte: sacco a pelo, materassino o stuoia, tuta, calze pesanti, torcia e batterie di riserva
Sacco ricambio: magliette di ricambio, mutande, calzettoni,scarpe da ginnastica (come ricambio agli scarponcini in caso di pioggia), fazzoletti e altra biancheria. Consigliabili un paio di pantaloni lunghi e un maglione pesante, se si prevede un clima freddo.
Sacco mensa: gavetta, posate , bicchiere/tazza di plastica o metallo, borraccia, detersivo,spugnetta e panno per asciugare la stoviglie.
Sacco cancelleria: Quaderno,canzoniere e strumenti musicali (per chi sa suonare),cancelleria varia (pennarelli, ecc.), bussola (chi la possiede) e la bibbia.
Può essere utile un piccolo pronto soccorso personale nel quale mettere tutto quello che può essere utile per fronteggiare piccoli accidenti che possono accadere durante il campo, nonché qualche medicinale specifico per particolari nostre esigenze o per nostri disturbi frequenti.
Sacco vuoto: per la biancheria sporca.
CONSIGLI UTILI:
Mettete contro la schiena tutto quello che è soffice (biancheria, maglione, ecc.). Nelle tasche esterne
sistemate i piccoli oggetti dei quali potete avere bisogno più frequentemente (borraccia, torcia
elettrica, bussola, poncho, ecc.) ma attenti a non esagerare perché tasche pesanti sbilanciano lo
zaino!
Equilibrate i pesi, facendo attenzione a non disporre tutti gli oggetti più pesanti dallo stesso lato.
Non mettete mai il sacco a pelo fuori dello zaino, perché può inumidirsi o bagnarsi e per lo stesso
motivo non mettetelo sul fondo perché se viene appoggiato lo zaino sul terreno umido
l'acqua entra da sotto.
Evitate di portare dietro peso inutile: lasciate pure a casa cellulari (per le emergenze i capi ne hanno uno in dotazione) e altri strumenti tecnologici (walkman, radioline, ecc.) e tutto ciò che non è indispensabile!
Vi ricordiamo che non esiste buono o cattivo tempo,ma solo un buono o cattivo
equipaggiamento...in questo la strada ci aiuta moltissimo,facendoci apprezzare la virtù dell’essenzialità,e la piacevole sensazione di dipendere soltanto da noi stessi e da quanto ci portiamo sulle spalle. Inoltre,un bravo scout deve senz’altro possedere la capacità di sapersi adattare a situazioni sempre nuove e inaspettate;”lasciarsi formare dalla strada,quindi accettare in nome di Dio,come diceva Giovanna D’Arco,tutto ciò che essa ci presenta,tutti gli incidenti che la costeggiano”…questa è la prima cosa da portarsi nello zaino,anche se non si trova nei negozi…Bisogna inoltre affrontare le difficoltà del campo con spirito sereno e gioioso di servizio,e fratellanza.
Buon campo a tutti!!!
a cura del Noviziato del Clan Ciccio Emanuele Agesci Rc3
Pensieri per la Comunità
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Categoria principale: Associazioni Parrocchiali
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Pubblicato Venerdì, 27 Marzo 2020 10:47
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Visite: 4353
Noi scout del clan RC3 abbiamo pensato di condividere con voi alcuni dei nostri pensieri riguardo questo periodo così particolare.
Chiunque abbia voglia di condividere la sua esperienza personale, le sue riflessioni e sentirsi vicini anche se distanti,anonimamente o non, può contattarci e provvederanno a farlo pubblicare sul sito. Perchè è importante sentirci comunità soprattutto in questo momento.
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"Succede così...una mattina ti svegli, apri gli occhi e ti concedi due minuti per pensare, ancora avvolto nel caldo tepore delle coperte e della notte. Quei due minuti, un mese fa erano l’attimo più prezioso che possedevi prima dell’inizio della giornata. Erano dedicati alla speranza riposta nella buona riuscita di un’ interrogazione, alla felicità di un giorno di assemblea, alla forza di mettersi davanti anche alle più piccole insicurezze.
Quei due minuti di ricognizione, ora diventano cinque, dieci o anche mezz’ora. La fretta di mettersi le scarpe ed arrivare in orario non c’è e così neanche il suono della campanella.
Ricordo i primi giorni di quarantena. La notizia aveva reso quasi tutti contenti, me compresa. Avrei potuto non fare il mio tanto temuto compito di matematica e la cosa non mi dispiaceva affatto. La vita delle lezioni online è indubbiamente più semplice, soprattutto per chi come me ha l’ansia che scorre nelle vene. Ma per noi ragazzi il tempo restante può spingerci in un circolo vizioso di cose futili.
Ora non esiste più la scusa del “non ho avuto tempo”, di tempo ce n’è e a volte sembra pure troppo. Chi riempiva le sue giornate a lamentarsi dello studio ora probabilmente si sente perso tanto quanto chi, abituato ad uscire, ora si trova bloccato in casa
Una mattina, quei due minuti sono diventati il motore delle mie giornate. Ho ripreso in mano ciò che avevo trascurato e rivalutato tante cose che probabilmente nel traffico delle giornate lasciavo in disparte. La merce più cara che abbiamo è il tempo. Questo tempo però bisogna saperlo sfruttare. Non è sbagliato concedersi del tempo per pensare, è importante utilizzare questi attimi per dare un senso a ciò che facciamo e stiamo vivendo. Imparare a dare il giusto valore alle cose che contano di cui spesso ci dimentichiamo. Servirsi di questa occasione di “pausa” per dare una direzione alla nostra vita, al nostro futuro. Un’ opportunità per schiarirsi le idee, fare due passi indietro e se occorre rivalutare .
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