Percorso Tematico delle Vie Crucis Anno Pastorale 2012
Dettagli- Dettagli
- Categoria principale: Vita Parrocchiale
- Pubblicato Mercoledì, 22 Febbraio 2012 21:03
- Visite: 2293
“Siate lieti nella speranza …perché la vostra gioia sia piena” ( Rm 12,12- Gv 15,11)
Il tema pastorale di questo nuovo anno è un originalissimo collage di due stralci del Nuovo Testamento.
La prima frase è un’esortazione tratta dalla lettera di S. Paolo ai Romani; la seconda è tratta dal grande discorso “sacerdotale”di Gesù che troviamo nel Vangelo di Giovanni.
Come ogni anno il percorso di meditazioni delle nostre Vie Crucis si inscrive nella grande cornice del tema pastorale proposto, con l’attenzione specifica al cammino di conversione, fondamento del Tempo di Quaresima.
L’intero itinerario, che si compone di 6 vie crucis, è stato suddiviso in due tempi.
La prima parte è pensata come una sorta di “percorso ascetico”. Infatti, per poter comprendere a pieno e fare proprie sia l’esortazione di S. Paolo che la frase del vangelo di Giovanni, è necessario creare uno “spazio consapevole” dentro di sé.
Tre componenti sono stati evidenziati come cardini di questa esigenza/ricerca : silenzio, obbedienza, Mistero. Ciascun tema rappresenta una tappa.
Il silenzio è certamente il primo “spazio”, una sorta di “platea” ( nel gergo cantieristico è la piattaforma per le fondamenta ) dove edificare ciò verso cui si tende, una sorta di pre-requisito.
L’obbedienza, nel senso più evangelico del termine, vuole essere quella dimensione fondamentale dell’ascolto che permette di convertire la casualità delle vicende personali ( a volte anche dolorose o impreviste ) in disegno divino.
Il Mistero diventa dunque il passaggio ulteriore. Nonostante i nostri sforzi, nonostante le nostre buone intenzioni, non sempre siamo in grado di cogliere tutta la Bellezza e tutta la Profondità di ciò che ci circonda e dei relativi avvenimenti. Ecco che allora l’accettazione dell’”oltre” di Dio diventa chiave per l’affidamento al Mistero .
Queste prime tre tappe, avranno i seguenti sottotitoli :
- “Lieti nella speranza …perché la vostra gioia sia piena” : la ricerca del silenzio.
- “Lieti nella speranza …perché la vostra gioia sia piena” : la fatica dell’obbedienza.
- “Lieti nella speranza …perché la vostra gioia sia piena” : la profondità del Mistero.
La seconda parte, con le successive tre v. crucis, vuole essere in qualche modo la parte “construens”del percorso e inizia con un’ulteriore considerazione.
Infatti la prima tappa di questo secondo momento fa riferimento al seminatore. Benché questa immagine sia evangelicamente piuttosto presente, in questo caso, la scelta nasce da un’ esigenza forse più semplice e banale, ovvero riaffermare – proprio attraverso la sapienza del contadino - l’importanza della “congruenza” fra ciò che si fa e ciò che si ritiene poi di poter “raccogliere”.
Le due tappe conclusive fanno direttamente riferimento al tema pastorale: speranza e gioia.
La Speranza è una virtù teologale, ovvero che proviene da Dio e trova in Lui il suo sostegno.
Nel tempo però è stata svuotata di questo fondamento, arrivando ad essere considerata un pio desiderio per ingenui . “Chi di speranza vive disperato muore” è un vecchissimo adagio che ben definisce questo svuotamento di senso.
Diventa allora necessario riaffermare la portanza della speranza cristiana come “certa”,”solida” e altresì “lieta”.
Anche la gioia sembra essersi appiattita negli ultimi tempi verso una “ricerca della felicità” in senso più edonistico e, per certi versi, utopico. La gioia promessa dal Cristo nel brano di Giovanni, è ben altra cosa. Il compimento del percorso dovrebbe portare a fondere il senso della “speranza lieta” e della “gioia piena” come incontro con la Passione e la Redenzione di Cristo, snodo fondamentale delle vicende umane.
I titoli per queste ulteriori tre tappe, saranno :
- “Lieti nella speranza …perché la vostra gioia sia piena” : nel solco del seminatore.
- “Lieti nella speranza …perché la vostra gioia sia piena” : verso una speranza traboccante.
- "Lieti nella speranza …perché la vostra gioia sia piena”: “ perché abbiate la vita e l’abbiate in abbondanza” ( leggermente parafrasando Gv 10,10 ).