Visita Parrocchiale del Vescovo Giuseppe
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- Pubblicato Venerdì, 31 Gennaio 2014 23:30
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CAMMINATE SUL SOLCO TRACCIATO
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Si è aperto all’insegna dell’abbraccio festoso dei bambini e del parroco don Luigi Cannizzo, l’incontro del nostro Arcivescovo Giuseppe Fiorini Morosini, con la comunità parrocchiale della Candelora il 2 febbraio, giorno in cui si celebra la Presentazione di Gesù al Tempio.
Tutti i bambini dei diversi gruppi di catechismo e delle associazioni, ACR e Lupetti dell’AGESCI, hanno atteso il Vescovo sul sagrato per entrare in corteo in chiesa per un breve momento di saluto e di raccoglimento.
Il Vescovo ha amorosamente ascoltato il messaggio semplice dei due portavoce dei piccoli, ha scherzato cono loro ed ha accolto con gioia i tanti pensierini scritti dai bambini per lui su dei fiori di carta colorati e preparati da ciascuno di loro.
La visita è poi proseguita con l’incontro con il Consiglio Pastorale, per l’occasione allargato ad altre componenti significative della comunità. Il parroco, don Luigi Cannizzo, ha salutato il Vescovo ringraziandolo della sua significativa presenza paterna che va ben oltre il ruolo meramente istituzionale che il suo magistero comporta e lo ha invitato ad ascoltare la relazione sulla realtà parrocchiale preparata, per l’occasione, da Mario Martino, accolito e segretario del Consiglio pastorale.
Nella presentazione della comunità, Mario Martino ha insistito sulle robuste radici storiche della parrocchia che annovera tra i suoi precedenti parroci San Gaetano Catanoso, suo fratello Pasqualino e altri valenti sacerdoti , da don Pensabene a don Sasà Santoro, autentici testimoni e pastori efficaci nel rendere incisiva nelle coscienze la proposta cristiana di vita. Non sono infatti mancate le vocazioni alla vita consacrata: da Suor Maria Elisabetta Ricci, clarissa, a Suor Maria Amata Laganà, visitandina, al giovane Luca entrato da qualche anno in Seminario.
Una realtà, quella della Candelora, in cui convivono, in un clima di collaborazione e interazione, i due numerosi gruppi associativi dell’Azione Cattolica e dell’AGESCI che, grazie alla disponibilità dei loro aderenti contribuiscono a realizzare le tante iniziative, educative, catechetiche e caritative che la parrocchia porta avanti. Al di là dei numeri, che pur hanno un loro valore- 241 iscritti all’AC e 240 all’AGESCI- ancor più ne hanno le persone delle diverse aggregazioni laicali che, con spirito di servizio, si dedicano alla cura dei percorsi in preparazione ai sacramenti del battesimo, della prima confessione, della comunione, della cresima, del matrimonio , del cammino delle giovani coppie e dell’animazione del gruppo Caritas.
Un rappresentante per ogni gruppo si è, poi, incaricato di presentare personalmente al Vescovo gli ambiti specifici di ogni singola realtà associativa , i carismi a cui le loro azioni si ispirano, le finalità che intendono perseguire, le metodologie di intervento, ma anche e soprattutto la fatica che il servizio spesso comporta . Una fatica legata soprattutto ad una carenza di locali, rispetto al numero di persone e di attività, che costringe i gruppi a condividere gli stessi ambienti con rigide rotazioni per evitare sovraffollamenti.
Una fatica che ha costretto per molti anni il Gruppo dei Medici “San Gaetano Catanoso” , a chiedere ospitalità al CIF per aprire un ambulatorio per cure mediche gratuite ai meno abbienti e agli extracomunitari. Una realtà splendida che, come ha spiegato la Presidente del gruppo, dott.ssa Mirella Malara, è nata nel 2001, ma solo da qualche anno è riuscita a trovare spazio nei locali parrocchiali ristrutturati, grazie alla volontà tenace di don Luigi che ha ritenuto di dover privilegiare questo encomiabile servizio a favore degli ultimi.
Il Vescovo ha ascoltato tutti e ha riservato a ciascuno una parola di apprezzamento e sostegno per il lavoro svolto, soprattutto perché espressione della comunione e della concreta collaborazione tra realtà diverse che riescono a interagire operosamente anteponendo il valore del servizio e del bene comune alle specificità che contraddistinguono i diversi percorsi vocazionali.
La visita pastorale del Vescovo ha avuto il suo momento culminante nella Celebrazione Eucaristica che ha segnato l’incontro con la comunità della Candelora nella sua interezza.
In una commovente cornice liturgica, resa più suggestiva dalle fiammelle delle candele accese nelle mani dei fedeli che gremivano la chiesa, il Vescovo ha benedetto i ceri secondo il rito previsto per la celebrazione della liturgia della Presentazione al Tempio.
Nel corso dell’omelia il Vescovo ha sottolineato la dimensione salvifica di Cristo che il vecchio Simeone, nel Vangelo, riconosce come luce per illuminare le genti, luce per illuminare il cammino, luce per guidare ogni cristiano sulla via della salvezza.
La Lettera agli Ebrei ha fornito lo spunto al Vescovo per soffermarsi sul Mistero dell’Incarnazione come significato profondo del Natale, invitando i fedeli a guardare oltre la capanna e la mangiatoia per cogliere la pienezza del dono grande di un Dio che, in Cristo, si rende partecipe della carne e del sangue dei figli per sperimentarne la sofferenza e aprirsi ad una misericordia infinita.
Nella domenica dedicata alla vita e all’importanza della vita consacrata , non è mancata l’esortazione del Vescovo a pregare e si è detto dispiaciuto per tutte quelle volte in cui si è dovuto assistere alla chiusura di Istituti religiosi che svolgevano delle importanti funzioni di promozione della fede, o quando ha dovuto negare, alle comunità parrocchiali, il sostegno di suore per l’effettiva carenza e, addirittura, mancanza di disponibilità.
In chiusura, l’abbraccio con il Parroco e l’esortazione del Vescovo a camminare sul solco tracciato, hanno rappresentato l’acme di un’intensa giornata culminata con un lungo applauso con cui tutta l’assemblea ha voluto simbolicamente abbracciare e ringraziare il nostro Arcivescovo per la sua preziosa presenza. Prima della benedizione finale L’Arcivescovo ha rivolto un affettuoso ringraziamento e saluto al Parroco emerito Can.Pensabene presente alla Celebrazione.Al caro Don Pensabene Padre Giuseppe ha promesso la sua presenza per il prossimo 70 di Sacerdozio.
La celebrazione , iniziata nel segno della luce e si è conclusa con un inno alla gioia sulle note del Canticorum iubilo, eseguito dal coro polifonico parrocchiale che ha animato tutta la celebrazione in collaborazione con gli amici del coro Cantate Domino con cui condividono il maestro Fabio Mandarino.
Tante le suggestioni ed emozioni provate, dalla nostra Comunità e dal Parroco, nell’offrire al Vescovo la piccola messe finora raccolta sapendo che molto ancora si dovrà seminare, ma il suo incoraggiamento a proseguire sulla strada intrapresa, ci fa ben sperare che sul solco tracciato raccoglieremo ancora dei frutti.
Grazie di cuore Padre Giuseppe!