Messaggio dell'Arcivescovo per l'Avvento 2014
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- Pubblicato Mercoledì, 07 Dicembre 2011 23:49
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Carissimi fratelli,
Inizia quest'oggi il tempo di Avvento, durante il quale, mentre ci prepariamo a festeggiare il Santo Natale, ripensiamo assieme la nostra fede in Gesù e la raccontiamo con gioia nelle nostre famiglie e nei nostri gruppi sociali e di lavoro. In questo modo si accresce la fede e noi ancora una volta riconosciamo Gesù come nostro Salvatore e perciò unica speranza del mondo.
E' proprio la speranza a caratterizzare questo tempo di attesa che ci prepara al Natale, come tempo di incontro con il Signore. Un incontro che, lo sappiamo bene, non è fittizio o immaginario.
ma reale, nel senso che dinanzi a quei problemi e difficoltà che oggi segnano e rattristano il nostro
vivere quotidiano, noi crediamo che il Signore ci viene incontro con amore: ci conforta, ci dà forza, ci dà coraggio, ci spinge alla solidarietà.
E' questa la speranza cristiana, al di là di ogni illusione e stordimento psicologico. Noi cristiani guardiamo con realismo la vita, ma sappiamo proiettare su di essa la luce che ci viene dalla fede.
Il tempo di Avvento è anche tempo forte per esprimere la nostra solidarietà cristiana, perché sappiamo che essa fa parte della speranza nella quale crediamo e che noi annunciamo. La Caritas diocesana ha destinato la raccolta annuale, che la Diocesi fa in questo periodo, alla gente che si trova senza casa e che non può pagare l' affitto e rischia seriamente lo sfratto.
Allora, miei cari fratelli, impegniamoci in questo Avvento per poche cose:
l. Raccontiamo agli altri la nostra fede in Gesù nostra speranza: i genitori ai figli, gli anziani ai giovani, i giovani ad altri giovani, i membri di un gruppo agli altri. Leggiamo assieme ad altri il Vangelo di S. Luca: dall' Annunciazione di Maria fino allo smarrimento al tempio di Gesù.
2. Preghiamo di più in famiglia, soprattutto con il Rosario e leggiamo anche la Parola di Dio.
3. Aiutiamo con cuore aperto qualcuno in difficoltà: riscopriamo le opere di misericordia corporali e spirituali.
4. Ogni giorno facciamo qualche piccolo sacrificio (un caffè, un gelato. un dolce, una bibita) e diamolo alla Caritas per aiutare le famiglie senza casa.
Grazie per il vostro ascolto e la vostra buona volontà.
Dio vi benedica. Ed anche io vi benedico di cuore.
padre Giuseppe
Vostro Vescovo
Reggio Calabria, 29 novembre 2014
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